venerdì 18 maggio 2012

Dark Shadows


Quando libri, videogiochi, telefilm (e anche giochi da tavolo!) non bastano più come ispirazione, ecco che ripescano (la solita Warner birbona) una soap opera soprannaturale della fine degli anni ’60 e la mettono nelle mani di quel genio pazzo e visionario di Tim Burton che chiama a raccolta la sua cara e straordinaria (e altrettanto pazza) mogliettina Helena Bonham Carter e il suo ormai fidato primo attore Johnny Depp (alla loro ottava collaborazione) ed ecco che ci sfornano Dark Shadows.



Burton ci ha sempre regalato pellicole eccezionali dove a storie travagliate ed emozionanti ha sempre unito ad uno sfondo gotico, oscuro (dark è proprio il caso di dire) quel pizzico di velata ironia che piace tanto. In questo film il marchio Tim Burton è ovunque, rappresenta appieno le sue personali caratteristiche come regista e artista. Ma (ebbene sì c’è un ma!) forse è talmente tanto burtoniano da non esserlo, non del tutto. E’ difficile da spiegare (e anche io non lo comprendo bene) è una sensazione, un retrogusto che resta per tutto il film, come se a tutte queste idee, immagini, scene, musiche magistralmente mescolate, mancasse un qualcosa che renda Dark Shadows un capolavoro senza tempo. Forse se avessi visto la soap avrei colto qualcosa in più (ma scusatemi non ero ancora nato). Perché effettivamente un’altra impressione è quella che ci siano tante sfumature che tutti i personaggi e gli eventi nascondono ma che in due ore non possono essere svelate. Ma questa più che una critica è una semplice annotazione, anzi sono stati bravissimi a modellare 1.225 puntate in una trasposizione che ha una sua logica successione di eventi!

Degli attori, Depp sicuramente interpreta bene la sua parte come sempre, il rigido e involontariamente divertente vampiro che si ritrova in un’altra epoca dove tutte è cambiato (dal 1760 si passa al 1972), ma devo dire che la miglior performance l'ho riscontrata in Chloe Moretz. Questa giovane e promettente quindicenne si è già conquistata le mie simpatie e ammirazione in Kick-Ass, e qui non fa che confermare la sua bravura da nastro nascente del cinema (è da tenere d’occhio!). Il ruolo da adolescente ribelle con un qualcosa che evidentemente nasconde, con quell’aria di menefreghismo e sarcasmo che la accompagna sempre e la passione per la musica, la rendono decisamente il personaggio più intrigante. Ottime anche le altre figure femminili, dalla sempre variopinta Helena che fa una psicologa ubriacona, a Michelle Pfeiffer la cui recitazione è molto pronunciata (quasi da soap direi, quindi voluta?) ma che non stona con il suo ruolo da matriarca che gestisce casa e famiglia, ed infine Eva Green che come fa lei la sensuale e psicopatica strega cattiva nessuno.

Quanto alla colonna sonora, Danny Elfan (un altro affezionato collaboratore di Tim) riesce molto bene ad unire i due generi assoluti del film, il comico e l’horror, in una serie di musiche a tratti a dir poco esilaranti e a tratti decisamente terrificanti. Anche se in certi punti questo cambio di tema, a volte anche piuttosto repentino, può destabilizzare (quando da una scena supercomica si passava in un secondo ad un momento di vera paura mi sentivo particolarmente inquietato). Ad eccezione della musichetta dei titoli di testa che ho trovato del tutto inappropriata per il genere del film, adatta più ad un road movie direi (legata forse all’immagine del treno che dava quell’idea in effetti).

Comunque niente da dire, visivamente ben fatto (anche se mi aspettavo di più, ma la casa-maniero Collins è eccezionale), bravi attori, scene brillanti e di particolare interesse il significato dato al sangue (attenti al monologo iniziale!). In questo periodo di vampiri ovunque, oltre ai classici motivi di vita-morte, nutrimento e maledizione allo stesso tempo, stavolta il sangue è anche il simbolo del legame che unisce e rende importante la famiglia. Tema cardine della storia, i personaggi, prima di essere un gruppo di individui particolari capitanati da un vecchio antenato vampiro, sono una famiglia.

Consigliato? Ma certo! La coppia Burton-Depp non delude, però non so, manca qualcosa per renderlo perfetto, a saperlo cosa!

Vostro David

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