martedì 1 maggio 2012

Hunger Games


“Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capital City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell’Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo…”



Questo l’incipit del libro Hunger Games (di Suzanne Collins, editore Mondadori) e credo che se vogliate vedere questo film è il caso che lo sappiate. Non il solito fantasy tra draghi, mondi dentro l’armadio o vampiri, niente smancerie tra innamorati. Qui si parla di un futuro post apocalittico dove chi è al potere sottomette il popolo ai suoi, è proprio il caso di dirlo, sporchi giochi. Ma è anche la storia di una povera ragazza, Katniss (del Distretto 12, il più povero) che non sogna un futuro, troppo presa a sopravvivere nel suo misero mondo con la sorellina minore e la madre depressa, che però si ritroverà suo malgrado proprio in questi giochi al massacro. Ce la farà? Riuscirà a tornare a casa dalla sua famiglia, dal suo amico Gale? Le probabilità non sono a suo favore, in 74 anni di giochi solo 2 persone del suo Distretto hanno vinto, lei sarà la numero 3?

Forse sto parlando troppo della storia così come l’ho imparata nel libro (che una cara amica mi ha fatto leggere quasi un anno fa, quando per averne una copia dovevi ordinarla e aspettare un mese, mentre ora è ovunque), ma il bello di questo film sta anche nella fedeltà assoluta al primo volume di questa appassionante trilogia letteraria. Forse inizialmente è un po’ confusionario (ho dovuto spiegare alle amiche con cui ho visto il film alcuni dettagli), ma in definitiva è un’ottima trasposizione. Non tralascia niente di importante e quando cambia qualcosa lo fa per il meglio (soprattutto per evitare monologhi interiori per spiegare certe situazioni). Poteva essere un film vietato ai minori date le scene di forte violenza, ma il regista Gary Ross ha ammortizzato questo fattore senza però far perdere di intensità. L’adrenalina che si sentiva tra le pagine è riportata (se non accentuata) sullo schermo, ogni emozione di odio, di rabbia, di amore e dolore è lì, pronta ad avvolgervi in 143 minuti che volano via in uno schiocco di freccia.

La prima parte è carica di attese, tutti i preparativi per i giochi. Ottime le ambientazioni, rese benissimo le case decrepite del Distretto 12 in contrasto con i lussuosi e imponenti edifici della ricca Capital City (come i loro pacchiani abitanti, con strane ed eccentriche acconciature e abiti. L’apparenza prima di tutto). Ed ancora più appassionante la seconda parte, quella dei veri Hunger Games, tra fitte foreste, strani animali e  pericoli di ogni genere in agguato. Non basta la forza fisica, serve anche astuzia e decisamente molta fortuna, inoltre è essenziale che chi guardi questo agghiacciante reality si interessi a te, così che possa pagare molto per poterti dare una mano come sponsor. Ed è qui che entra in gioco il rapporto particolare che Katniss costruisce con l’altro tributo del suo Distretto, Peeta. Giocano la carta dell’amore tragico, i due innamorati sfortunati che finiranno per uccidersi l’un l’altro. Ma quanto è vero (e soprattutto per chi dei due è vero) e quanto è solo pura strategia?

La scelta degli attori in un primo momento mi aveva lasciato dubbioso, ma poi mi sono felicemente ricreduto su Jennifer Lawrence (Katniss) e Josh Hutcherson (Peeta) che sono stati all’altezza delle grandi aspettative che i loro ruoli da protagonisti richiedevano. Splendida anche la irriconoscibile Elizabeth Banks (qualche telefilo la ricorderà in Scrubs o 30 Rock) che interpreta benissimo la stramba guida ai giochi del Distretto 12, che sembra essere l’unica a trovare eccitante e divertente questa inquietante situazione. Bravo anche Lenny Kravitz che tolti i panni del cantante si dà alla recitazione. E come al solito perfetto nel ruolo più eccentrico di tutti Stanley Tucci, al contrario dell’anonimo (causa anche il suo ruolo, almeno nel primo film) di Liam Hemsworth, che vediamo giusto in qualche scena nel ruolo dell'amico di Katniss, Gale.

Preparate i fazzoletti (c’è da piangere), prendete tranquillanti per tenere a bada il cuore durante le numerose scene ansiosissime e ricche di colpi di scena, e godetevi questa nuova, originale, adrenalinica avventura (e non disperatevi per il finale, è stato già ufficializzato il sequel!). In una battaglia alla sopravvivenza (e anche alla voglia di libertà contro la tirannia) tiferete e amerete la giovane protagonista.

Vostro David

Nessun commento:

Posta un commento