martedì 26 agosto 2014

Emmy Awards 2014 – Un commento spassionato!

So che ho già saltato due settimane di Telefilo Weekly e prometto che a breve usciranno tanti nuovi post, ma oggi urge una breve considerazione sui più importanti riconoscimenti annuali in ambito televisivo (..e no, non parlo dei Telegatti!). Non voglio annoiarvi con inutili considerazioni su quanto la politica o le rivalità tv nazionale-via cavo-streaming possano o abbiano influenzato, come sempre, questo tipo di premiazioni, lasciando il compito a siti e articoli più esperti (ma casualmente Netflix, che ha tra le migliori serie attualmente presenti nel panorama internazionale a livello qualitativo, aveva 12 nomination con OITNB e ne ha vinti 3, 13 con House of Cards e un solo premio tecnico sul suono…). Anzi solitamente non mi occupo di questi eventi, ma stanotte mentre guardavo gli Emmy (vi evito le mille peripezie e commenti poco carini riguardo al come e dove li ho visti..noi italiani ci dobbiamo far sempre riconoscere per la nostra incompetenza e cattiva organizzazione in certi ambiti..) ho sentito proprio la necessità di scrivere un commentino. Giuro sarò preciso e sintetico!



Era ovviamente l’anno d’addio di Breaking Bad, una delle serie più acclamate da pubblico e critica nei suoi 5 anni di trasmissione (sapete che a me convince poco ma è oggettivamente un prodotto ben realizzato e con ottime interpretazioni), nonostante la concorrenza nel settore Drama quest’anno fosse fortissima; in effetti altro argomento delicato quest’anno la suddivisione in categorie, che ormai è piuttosto labile già solo per distinguere le miniserie dalle serie tv vere e proprie, o nel genere (curioso il caso di Orange is the new black, a cui è sicuramente difficile dare un’etichetta, ma che ai Golden Globes era sotto i Drama e qui agli Emmy sotto Comedy. Se era una trovata per accaparrarsi qualche statuina in più è stato un fallimento colossale!). Tra le Comedy poche sorprese (solo una che mi ha fatto molto piacere), mentre tra Miniserie-Film tv sono rimasto quantomeno schifato dal trattamento riservato a The Normal Heart, nonostante sia contento per Sherlock che è un prodotto inglese. Ma insomma eccoci qui:

Comedy

  • Miglior Attore Non Protagonista: Ty Burrell, Modern Family [decisamente una sorpresa! Io però tifavo per il grandissimo, in tutti i sensi, Andre Braugher di Brooklyn Nine-Nine.]

  • Miglior Attrice Non Protagonista: Allison Janney, Mom [la sorpresa più bella della serata!]

  • Miglior Attore Protagonista: Jim Parsons, The Big Bang Theory [ovvio e indiscutibile.]

  • Miglior Attrice Protagonista: Julia Louis-Dreyfus, Veep [basta che non vinca Lena Dunham io sono contento]

  • Miglior Sceneggiatura: Louie, “So Did the Fat Lady”

  • Miglior Regia: Modern Family [per l’episodio a Las Vegas, meritassimo!!]

  • Miglior serie Comedy: Modern Family [al solito]


Drama

  • Miglior Attore Non Protagonista: Aaron Paul, Breaking Bad [almeno questa la potevano lasciare a Peter Dinklage e a Game of Thrones, soprattutto per questa stagione!]

  • Miglior Attrice Non Protagonista: Anna Gunn, Breaking Bad [in effetti Maggie Smith non sa più dove metterle ‘ste statuette]

  • Miglior Attore Protagonista: Bryan Cranston, Breaking Bad [meritato dai, è un eccellente attore; in fondo è il suo ultimo anno e Jeff Daniels l’ha già ricevuto nel 2013 per The Newsroom, ma la cosa più divertente è stata la delusione negli occhi di Matthew McConaughey che ci credeva proprio di fare la doppietta con l’Oscar quest’anno!]

  • Miglior Attrice Protagonista: Julianna Margulies, The Good Wife [un’altra che non sa più dove metterla sta roba in casa. Uno non vuole pensare a male, ma guarda caso se possono premiano sempre lo show di successo nel network nazionale piuttosto che quello via cavo…e non venitemi a dire che Robin Wright non lo meritasse per House of Cards!]

  • Miglior Sceneggiatura: Breaking Bad, “Ozymandias”

  • Miglior Regia: True Detective [dicesi contentino]

  • Miglior serie Drama: Breaking Bad [..e mobbastaveramenteperò, dall’anno prossimo si cambia!]



Miniserie – Film tv

  • Miglior Attore Non Protagonista: Martin Freeman, Sherlock: His Last Vow [Martin ti voglio tanto bene, ma c’era QUATTRO nominati per The Normal Heart, e dai su!]

  • Miglior Attrice Non Protagonista: Kathy Bates, American Horror Story: Coven [ci voleva un riconoscimento son d’accordo, ma Julia Roberts è stata magistrale!]

  • Miglior Attore Protagonista: Benedict Cumberbatch, Sherlock: His Last Vow [Benedict ti voglio ancora più bene di Martin, ma no. No Maria io esco e lascio la trasmissione, Mark Ruffalo tutta la vita!]

  • Miglior Attrice Protagonista: Jessica Lange, American Horror Story: Coven [la classe fatta persona, lei lo merita sempre]

  • Miglior Sceneggiatura: Sherlock: His Last Vow [e qui siamo tutti d’accordo, scrittura superba per un ultimo episodio pazzesco. Steven Moffat è un assoluto genio e lo dimostra continuamente anche con Doctor Who, che in questi eventi viene stupidamente snobbato]

  • Miglior Regia: Fargo [Ryan perdonali perché hanno peccato..]

  • Miglior Miniserie: Fargo [contenti voi..]

  • Miglior Film tv: The Normal Heart [almeno!! Ma era proprio il minimo. Più che meritato!]

Ci sono altri mille premi tecnici e non ma fermiamoci qui (menzione d’onore per Uzu Aduba che ha vinto come Guest Star in una Comedy anche se non capisco la nomina dato che lei è presente praticamente in ogni episodio di Orange is the New Black, ma con 12 nomination qualcosa dovevano pur riportare a casa). Prestissimo nuovi post riguardo gli altri grandi eventi successi in questi ultimi giorni.


Vostro ancora-assonnato David

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